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Articoli Tecnici
Le prestazioni nella virtual logistic


II discorso si centra a questo punto sui confronti di efficacia tra i sistemi reali e virtuali, ovvero il paragone tra la prestazione attesa e quindi dei requisiti per cui riutilizza un sistema fisico - e la prestazione offerta dal sistema virtuale.

È da sottolineare come, in letteratura, le valutazioni in merito all'utilizzo di un sistema virtuale siano effettuate principalmente sulla scala della flessibilità: temporaneità dei rapporti e velocità di riconfigurazione sono gli obiettivi più invocati da chi analizza le transizioni delle aziende verso la virtualità; in realtà però questi elementi, e la flessibilità in generale, mentre possono essere considerati degli scopi, non dovrebbero essere usati come termine di confronto dei sistemi virtuali contro i sistemi reali: l'incremento di flessibilità è infatti intrinsecamente compreso nel concetto di virtualità (Syler and Schwager, 2000).

Piuttosto, in linea con quanto fin qui detto, la valutazione delle prestazioni del sistema in rapporto al suo costo - ciò che costituisce l'efficacia di un sistema - potrebbe costituire una modalità di raffronto più corretta.
Mentre ogni soluzione virtuale sarà chiaramente più flessibile delle corrispettiva reale, non necessariamente questa offrirà performance migliori o sarà implementabile ad un minor costo.
Per quanto riguarda le performance, evidentemente la teleconferenza per una riunione di lavoro offre prestazioni più basse rispetto alla presenza fisica di un relatore, mentre il virtual transportation descritto nel caso della Florists Transworld Delivery consente il recapito del bouquet in un tempo irraggiungibile nel caso del trasferimento fisico, quindi in questo caso le prestazioni del sistema virtuale superano quelle del sistema reale.
Dal punto di vista dei costi, d'altra parte, la realizzazione di un sistema di virtual manufacturing può essere conveniente solo nel caso di trattamento di materiali estremamente costosi o particolari o limitati nel numero.
È quindi possibile rappresentare i diversi sistemi virtuali su matrice costi prestazioni, in cui il punto centrale rappresenti i valori del sistema reale, come quella rappresentata nella Fig. 1.


Fig 1: Matrice per la valutazione delle tecniche di virtualizzazione

In base all'interpretazione della virtualità per gradi, non dovremmo scartare a priori le tecniche localizzabili nel riquadro in basso a sinistra poiché una maggiore spesa ed una minore performance rispetto al sistema reale potrebbero essere sacrificati in cerca della maggiore flessibilità che contraddistingue i sistemi virtuali.

Su questa matrice si possono localizzare le diverse tecniche con cui si cerca di implementare i tre concetti che, nei paragrafi precedenti, abbiamo individuato essere alla base delta virtualità, ovvero virtual stockholding, virtuat transportation, virtual processing.

- estratto da: Schiraldi, M.M, "virtuality and virtual logistic", relazione finale Progetto Giovani Ricercatori / cofinanziamento MURST, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma, 2001"

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